Asset allocation: aspettative e attese
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Asset allocation: aspettative e attese


Meglio ma non di molto

Ci aspettiamo di rimanere al di sotto delle previsioni di consenso, anche se con un gap minore rispetto a quanto anticipato.

Le prospettive ribassiste per il 2024 (formatesi in Ottobre - Novembre 2023) sono state riviste al rialzo in apertura d’anno.


Negli Stati Uniti abbiamo al momento una previsione di crescita degli utili tra il 10-12%. Se adottiamo un approccio piu' conservativo, possiamo posizionarci su una crescita degli utili del 7-8%.



Bilanciare le probabilità

Il rally dei mercati di Novembre e Dicembre ha dimostrato che il rischio di recessione negli Stati Uniti è ancora sottovalutato dagli investitori.

Ora riteniamo che, nel 2024, l’economia globale si trovi ad affrontare una crisi asimmetrica.

I nostri indicatori di recessione continuano a lampeggiare in rosso e il contesto generale non e’ di sicuro favorevole ad una forte crescita, anche nel caso in cui si dovesse evitare una recessione.


Basso tasso di disoccupazione, rigidità del mercato del lavoro, rallentamento della crescita del PIL nominale, mercato immobiliare debole e condizioni stringenti per i prestiti bancari sono tutti indicatori che puntano alla fase finale del ciclo economico.


Multipli azionari molto alti e numerosi tagli dei tassi già prezzati hanno portato il mercato a essere molto più costoso nel finale d'anno 2023: limitando anche il potenziale di un ulteriore rally.



Problemi da risolvere

Diversi rischi geopolitici e un fitto calendario elettorale, creano volatilità e incertezza.

L’evento politico più importante del 2024 sono le elezioni americane.

I sondaggi suggeriscono che una vittoria di Trump alle prossime elezioni sia una forte possibilità, anche se non inevitabile.

Una vittoria di Trump potrebbe comportare controversie commerciali, taglio delle tasse e un ulteriore isolazionismo statunitense. Tutte queste sono, in linea di principio, azioni inflazionistiche che potrebbe portare a un aumento dei rendimenti.


I tagli alle tasse possono essere positivi per i mercati azionari, ma dipende dove ci troveremo nel ciclo economico a fine 2024.  Se l'inflazione è bassa e la crescita è al di sotto del trend, i tagli fiscali dovrebbero portare a un rialzo del comparto azionario.

Se l'inflazione è superiore al target, potremmo assistere a un aumento dei tassi e una Fed molto più aggressiva che porterebbe i mercati a una notevole contrazione.


Al di fuori degli Stati Uniti, gli scenari di rischio geopolitico sono notevoli: da un’escalation della guerra in Ucraina e un continuo coinvolgimento della NATO all’ intensificazione degli scontri in Medio Oriente fino a una escalation delle relazioni tra Cina e Taiwan.


Crediamo che abbracciare l’incertezza sia la chiave del successo in questo contesto complesso: asset allocation difensiva senza la presunzione di anticipare il mercato.



Market brief e' parte di OTB NEWS


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